martedì 8 marzo 2016

Homework #9

La macchina in “Confessioni di un Italiano” di I. Nievo

La macchina protagonista del libro “Confessioni di un Italiano” di I. Nievo è la macchina da guerra.
Il libro è ambientato durante i 50 anni che vanno dalla campagna napoleonica in Italia (1796 -1797) alle rivoluzioni del 1848.
La prima rivoluzione industriale, che gli storici collocano tra la fine del 1700 e l’inizio del 1800 è agli albori e la società descritta è ancora prevalentemente contadina/feudale e non contiene ancora i caratteri della società industriale, cioè della società delle macchine.
La macchina che quindi è presente nel romanzo è la macchina caratteristica del mondo pre-industriale cioè la macchina da guerra. Questo può essere dimostrato andando a valutare la ricorrenza di alcune parole chiave:

pistola/e:    23 volte
cannone/i: 17 volte
fucile/i:       15 volte
spada/e:     37 volte
pugnale/i:   8 volte
sciabola/e: 10 volte
arma/i:        36 volte
battaglia/e: 48 volte
guerra/e:    67 volte

L’argomento centrale del romanzo è la creazione dell’identità del popolo Italiano che attraverso guerre e rivoluzioni riesce a liberarsi dai dominatori stranieri e a conquistare il diritto ad essere un popolo libero e indipendente. La guerra e di conseguenza la macchina da guerra che ne è lo strumento principale, divengono dunque co-protagonisti perché accompagnano le vicende, le lotte e le battaglie degli uomini che hanno combattuto per l’unità d’Italia.
Il romanzo si sviluppa attraverso la narrazione in prima persona della vita di Carlo Altoviti, patriota e soprattutto uomo che ha vissuto la trasformazione della propria identità da veneziano ad italiano.


Incipit: "Io nacqui veneziano ai 18 ottobre 1775, giorno dell'Evangelista San Luca; e morrò per la grazia di Dio italiano quando lo vorrà quella Provvidenza che governa misteriosamente il mondo".

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